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Repository degli aggregati strutturali italiani area ITC Nord-Ovest

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DPC-Aggregati-Strutturali-ITC-NordOvest

Repository degli aggregati strutturali italiani area ITC Nord-Ovest

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Avvisi

Il 2021-05-12 viene aperto il Repository.

Sommario

Struttura del Repository

DESCRIZIONE DEI DATI ORIGINALI

Fonti dei dati originali

Licenza dei dati originali

Sistemi di riferimento degli dati originali

DESCRIZIONE DEGLI AGGREGATI STRUTTURALI

Formato degli Aggregati Strutturali dati

Sistema di riferimento degli Aggregati Strutturali

Procedura per la generazione degli Aggregati Strutturali

Verifiche di qualità degli Aggregati Strutturali

Occupazione di memoria Regionale

Aggiornamento dei dati

Attori coinvolti

Ulteriori approfondimenti

Licenza

Struttura del repository

La serie di Dataset è organizzata in 5 repository corrispondenti alla classe 1 della Nomenclatura delle Unità territoriali statistiche (NUTS), che identifica la ripartizione del territorio dell'Unione europea a fini statistici. La classe 1 (NUTS-1) nel caso dell’Italia, ai fini statistici, rappresenta la divisione ufficiale delle macroregioni e consta di cinque gruppi: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud e Isole. A ciascun gruppo è associato un proprio identificativo composto da una sequenza di tre lettere di cui le prime due corrispondono alla sigla dello Stato Italiano (IT).

DPC-Aggregati-Strutturali-ITC-NordOvest/
│
├── NordOvest/
│   ├── Liguria/
│   │   ├── Genova/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Imperia/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── LaSpezia/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Savona/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   ├── Lombardia/
│   │   ├── Bergamo/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Brescia/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Como/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Cremona/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Lecco/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Lodi/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Mantova/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Milano/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── MonzaBrianza/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Pavia/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Sondrio/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Varese/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   ├── Piemonte/
│   │   ├── Alessandria/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Asti/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Biella/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Cuneo/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Novara/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Torino/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── VerbanoCusioOssola/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   │   ├── Vercelli/
│   │   │   ├── shapefile comuni
│   ├── ValleAosta/
│   │   ├── Aosta/
│   │   │   ├── shapefile comuni

DESCRIZIONE DEI DATI ORIGINALI

La serie di dataset degli Aggregati Strutturali rappresenta il risultato di una elaborazione realizzata. (in prevalenza) a partire dalla classe dell’edificato dei database geotopografici regionali. I poligoni derivati sono stati, inoltre, ripartiti sulla base dei confini delle unità amministrative ISTAT aggiornati al 2022. A differenza dei dati originali relativi all’edificato (o dei fabbricati catastali, in taluni casi), eterogenei per le loro provenienze e modalità di realizzazione - anche dal punto di vista temporale -, il prodotto finale derivato garantisce una armonizzazione a livello nazionale delle informazioni e delle elaborazioni effettuate e dei contenuti generati. E' tuttavia necessario esaminare preliminarmente e in dettaglio alcune caratteristiche che descrivono la complessità e specificità dei dati originali utilizzati.

Fonti dei dati originali

LIGURIA

Disponibili nel Web: https://www.regione.liguria.it/open-data/item/7099-carta-tecnica-regionale-1-5000-dal-2007-ii-edizione-3d-db-topografico.html

Tipo: CTRN

Edizione: 2007/2013

Scala: 5000

LOMBARDIA

Disponibili nel Web: La Regione Lombardia aveva autonomamente già realizzato gli aggregati strutturali (di concerto con il Dipartimento della protezione civile) nell’ambito delle attività collegate alla realizzazione dell’Allegato n.2 del Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico. I dati sono stati dunque trasmessi nel marzo del 2019, contestualmente all’intesa siglata con il Dipartimento. Successivamente, il 21 settembre 2020 la Regione ha comunicato di aver pubblicato il completamento di 262 comuni, fatta eccezione di alcuni comuni comaschi. Il Dipartimento della protezione civile, di intesa con la Regione Lombardia, ha pertanto generato nuovamente per l’intero territorio regionale gli aggregati in sostituzione dei precedenti. Nel mese di aprile 2021 sono stati anche forniti e integrati i dati completi della provincia di Como.

Tipo: DBT

Edizione: 2020/2021

Scala: 5000

PIEMONTE

Disponibili nel Web: La Regione Piemonte dispone di una propria Base Dati Territoriale di Riferimento degli Enti piemontesi (https://www.geoportale.piemonte.it/cms/progetti/progetto-mosaicatura-catastale ). A prtire dal rilascio dell'aggiornamento del I semestre 2021 è stato concordato che sarà il DPC a valorizzare e condividere l'IDAG in fase di definizione degli aggregati e che gli aggiornamenti della base cartografica a tale fine saranno annuali.

Tipo: https://www.geoportale.piemonte.it/cms/bdtre/bdtre-2. Questa base dati si compone di un “dato riposizionato [che] è costituito dalle geometrie catastali scaricate attraverso il Sistema di Interscambio (SigmaTer Piemonte) e trattate applicando parametri di shifting e deformazione per migliorarne la georeferenziazione rispetto agli Originali di Impianto e ad altri elementi di riferimento.”. Nel luglio 2021 è stato fornito l’ultimo aggiornamento.

Edizione: 2021

Scala: 2000/5000

VALLE D'AOSTA

Disponibili nel Web: https://mappe.partout.it/pub/geonavitg/geodownload.asp?carta=CTR

Tipo: CTRN

Edizione: 2005

Scala: 5000

Licenza dei dati originali

LIGURIA

Licenza dataset originale: CC BY

Autorizzazione specifica: NO

Attribuzione richiesta: Regione Liguria

LOMBARDIA

Licenza dataset originale: IODL 2.0

Autorizzazione specifica: NO

Attribuzione richiesta: Regione Lombardia

PIEMONTE

Licenza dataset originale: CC BY 4.0

Autorizzazione specifica: NO

Attribuzione richiesta: Regione Piemonte

VALLE D'AOSTA

Licenza dataset originale: CC 0 1.0

Autorizzazione specifica: NO

Attribuzione richiesta: Regione Valle d’Aosta

Sistemi di riferimento dei dati originali

LIGURIA

Sistema Riferimento: GCS_ETRS_1989

EPSG: 4258

LOMBARDIA

Sistema Riferimento: WGS_1984_UTM_Zone_32N

EPSG: 32632

PIEMONTE

Sistema Riferimento: WGS_1984_UTM_Zone_32N

EPSG: 32632

VALLE D'AOSTA

Sistema Riferimento: ED_1950 UTM Zone 32 N

EPSG: 23032

DESCRIZIONE DEGLI AGGREGATI STRUTTURALI

In questa sezione viene descritta in maggior dettaglio la serie dei dataset degli Aggregati Strutturali che rappresentano il risultato dell'elaborazione dei dati originali precedentemente descritti.

Formato degli Aggregati Strutturali

Il formato dei dati è shapefile. Ogni shapefile è formato da 4 file con le seguenti estensioni: .dbf, .prj, .shp, .shx.

La struttura dei file è la seguente:

Nome campo Descrizione Formato Esempio
IDAG Codice univoco dell’Aggregato Strutturale 2 cifre: codice ISTAT Regione; 3 cifre: codice ISTAT Provincia; 3 cifre: codice ISTAT Comune; 10 cifre numero progressivo nel Comune; 2 cifre ulteriore identificativo (Manuale per la compilazione della Scheda AeDES https://www.protezionecivile.gov.it/static/b848a4b39e51cd9df34e5f62e661365d/2-lrmanualeaedes-31-ottobre-gu.pdf - pagina 22) 07010013000000069200
Label ID Sequenziale nell’ambito del Comune. Numero progressivo di identificazione dell’aggregato strutturale all’interno del Comune (utile per la rappresentazione in mappa). Questo ulteriore identificativo (in genere pari a 00, viene utilizzato in casi particolari, come quando è necessario ripartire un aggregato – inizialmente definito come un singolo poligono – in base alla realtà osservata dalla squadra durante il sopralluogo in due o più aggregati (Ad esempio, l’aggregato 08 036 022 0000000347 00 suddiviso in due genera i codici:08 036 022 0000000347 01 e 08 036 022 0000000347 02). 692
Comune Nome ISTAT del Comune. Denominazione unità amministrative territoriali comunali ISTAT. Castiglione Cavarese

Sistema di riferimento degli Aggregati Strutturali

Il sistema di riferimento ufficiale per l’Italia è il sistema ETRF2000 (all’epoca in cui venne definito 2008.0) ed è un obbligo per le Pubbliche Amministrazioni adottarlo in base a quanto stabilito dal DM 10 novembre 2011 “Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale” (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2012/02/27/12A01799/sg).

Per facilitare il corretto utilizzo dei sistemi di riferimento all’interno dei software GIS, l’Istituto Geografico Militare (IGM) ha pubblicato una apposita Nota (https://www.igmi.org/++theme++igm/pdf/nuova_nota_EPSG.pdf), nella quale – in particolare – viene consigliato l’uso dei sistemi proiettati dell’RDN2008. Nel caso della Carta Nazionale degli Aggregati Strutturali pertanto è stato adottato il sistema proiettato RDN2008 / Italy zone (E-N) (EPSG7794).

Per facilitare e standardizzare le procedure di conversione tra i sistemi di riferimenti, infine, l’IGM ha reso disponibili (https://www.igmi.org/++theme++igm/pdf/nuovi_PRJ.zip) i file .prj da associare ai file cartografici e il Comitato Permanente Sistemi Geografici (CPSG) del Centro Interregionale per i Sistemi Informatici Geografici e Statistici (CISIS) ha messo a disposizione di tutti gli utenti il Programma ConveRgo (Il software (realizzato dall’Ing. V. Cima e disponibile in https://www.cisis.it/?page_id=3214 ) consente di eseguire le trasformazioni di coordinate fra i vari sistemi di riferimento in cui sono espressi i dati geografici (ROMA40, ED50, ETRS89 nelle due realizzazioni ETRF89 e ETRF2000), considerando anche i rispettivi sistemi cartografici (Gauss-Boaga, UTM-ED50, UTM-ETRF89 e UTM-ETRF2000).).

Pertanto, utilizzando il software ConveRgo e adottando il ,prj corrispondente al sistema prima nominato RDN2008 / Italy zone (E-N), ovvero l’EPSG 7794, sono stati trasformati tutti i dati dei singoli file regionali dai loro sistemi di riferimento originali in quello di destinazione sopraindicato.

Procedura per la generazione degli Aggregati Strutturali

Fase 1: Estrazione e selezione dei dati

Ove disponibili, vengono scaricate le feature delle classi del DBT “Edifici”, “Edifici minori” e “Manufatti industriali”. Nell’ambito delle tipologie previste dalle specifiche dei DBT (https://www.cisis.it/wp-content/uploads/2020/10/Specifiche_DBGT_v2.0-1.pdf) vengono selezione in particolare la maggior parte delle feature previste, con l’esclusione di una piccola parte di oggetti ritenuti non di interesse ai fini dei sopralluoghi di rilievo del danno ai fini della valutazione di agibilità. Questa riselezione riguarda in prevalenza la classe degli edifici minori e dei manufatti industriali (ad es. sono esclusi, tombe, edicole funerarie, garage, attrezzature turistiche, tendoni pressurizzati tra le tipologie di edifici minori e serbatoi interrati, pale eoliche, pannelli fotovoltaici e torri di raffreddamento tra le tipologie di manufatti industriali).

Fase 2: Riferimento alle Unità amministrative territoriali ISTAT

Secondo il Manuale per la compilazione della Scheda AeDES (http://www.protezionecivile.gov.it/documents/20182/0/2_LRManualeAedes_31_ottobre_GU_.pdf/8b4e4207-a767-4579-9971-d4c714a5fd4c - pagina 22) gli aggregati strutturali devono essere identificati principalmente con riferimento ai codici ISTAT delle Regioni, Province e Comuni. Pertanto nell’attribuzione del codice IDAG e nella selezione delle relative feature sono stati utilizzati i dati delle Unità Amministrative Territoriali ISTAT con aggiornamento 2022 (https://www.istat.it/it/archivio/222527). Nell’operazione di selezione sono state incluse in ciascun comune le feature che avessero il proprio centroide all’interno del relativo poligono ISTAT.

Fase 3: Elaborazione dei dati a livello comunale

L’elaborazione principale avviene per tutti i comuni all’interno di ciascuna provincia e utilizza alcuni tool di geoprocessing resi disponibili dal software ArcGIS di ESRI, che è stato appunto utilizzato per le elaborazioni. Ciascun poligono viene inizialmente convertito in line derivate dai segmenti che costituiscono i contorni dei medesimi poligoni tenendo conto se ciascun segmento è condiviso o meno con un poligono confinante (vedi figura: Fonte ESRI Inc.).

I segmenti che riguardano poligoni adiacenti vengono successivamente selezionati e i poligoni a cui essi appartengono sono uniti secondo il criterio di prevalenza del poligono con area maggiore e bordo comune più lungo.

Fase 4: Memorizzazione dei risultati

Ai nuovi poligoni generati vengono assegnati dei nuovi attributi secondo lo schema adottato (in particolare il codice IDAG) e vengono memorizzati in formato shapefile con un nome corrispondente al nome del comune ISTAT a cui si riferiscono. I nomi dei comuni per diventare nome di file vengono normalizzati rispetto ad alcune caratteristiche testuali che possono generare conflitti (ad es. spazi, accenti, apostrofi). Tutti i dati generati durante le varie fasi dell’elaborazione sono conservati in appositi file in formato File Geodatabase ESRI. Anche i file originali sono conservati nei formati con i quali sono stati trasmessi al DPC.

Fase 5: Elaborazione dei dati a livello regionale

Per risolvere eventuali incongruenze generatesi ai bordi di comuni adiacenti, tutti i file comunali vengono successivamente uniti a livello provinciale e, infine, regionale e sottoposti alla medesima procedura illustrata in precedenza. In tal modo potranno essere ulteriormente accorpati – ove necessario – ulteriori poligoni adiacenti posti ai confini dei comuni e rimasti separati. L’aggregazione a livello regionale risulta infine propedeutica all’effettuazione dei controlli di qualità.

Verifiche di qualità degli Aggregati Strutturali

Fase 1: Verifica a livello comunale

  • Controllo completezza dei dati

  • Controllo conformità allo schema dati

  • Verifica IDAG duplicati. NOTA BENE: si evidenzia il caso della Regione Piemonte, che è l’unica regione per la quale non sono stati calcolati i nuovi valori di IDAG in quanto la regione li già aveva precedentemente calcolati attribuendoli alla classe degli Edifici del BDTRE. Non sono, inoltre, state effettuate altre modifiche topologiche che avrebbero comportato modifiche agli IDAG già presenti (ad esempio poligoni disgiunti con medesimo IDAG trattati come multipolygon). Questo ha comportato, nella suddivisione nelle unità amministrative ISTAT, anche delle discrepanze tra l comune ISTAT e il comune dal quale è stato ricavato il codice IDAG. In questa regione sono stati verificati anche gli UUID degli edifici, che in taluni casi sono risultati duplicati.

  • Verifica correttezza IDAG (vedi NOTA precedente).

Fase 2: Verifica a livello regionale (vedi NOTA precedente)

  • Effettuazione analisi di prossimità sui file regionali (viene mantenuto il campo IDAG)

  • Ricalcolo dei codici ProCom dei comuni adiacenti per controllo dei poligoni adiacenti ma appartenenti a comuni diversi

  • Join con della tabella generata dall’analisi di prossimità con il file regionale e analisi dei poligoni interessati

  • Verifica dei casi in cui è stata individuata sovrapposizione e successiva eliminazione di feature duplicate

  • Verifica dei casi con segmenti adiacenti ed eventuale unione con editing manuale

  • Verifica dei casi di vertici adiacenti. Si considerano solo i casi di 2 o più vertici coincidenti perché possono evidenziare adiacenze complesse. Questi casi, ove riscontrati, sono corretti da editing manuale

Occupazione di memoria Regionale

LIGURIA

Size (Mb): 133

Numero delle features: 312556

LOMBARDIA

Size (Mb): 836

Numero delle features: 2201482

PIEMONTE

Size (Mb): 503

Numero delle features: 1493353

VALLE D'AOSTA

Size (Mb): 7

Numero delle features: 67814

Aggiornamento dei dati

Non pianificato

Attori coinvolti

Attività istituzionale realizzata in collaborazione tra il Servizio Sistemi Informativi e di comunicazione dell’Ufficio Risorse umane e strumentali (RUS) e i Servizi Attività di rilievo del danno post-evento e Gestioni rientrate in ordinario, dell’Ufficio Attività per il superamento dell’emergenza (POST), entrambi appartenenti al Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A cura di:

Pierluigi Cara

Revisione della documentazione a cura di:

Maria Giovanna Martini, Cosmo Mercuri, Simona Papa, Filomena Papa, Angelo Giuseppe Pizza e Carmelo Vairo.

Referenti regionali (per il tramite della “Commissione speciale Protezione civile” della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome):

Abruzzo: Raffaella Molinari; Basilicata: Alfredo Marino; Calabria: Antonio Morabito; Campania: Massimiliano Rauci; Emilia-Romagna: Fiorella Galluccio; Friuli Venezia Giulia: Fulvio Nodari; Lazio: Adelaide Sericola; Liguria: Mariano Strippoli; Lombardia: Antonella Belloni; Marche: Piepaolo Tiberi; Molise: Diego Antonecchia; Piemonte: Erika Ceriana Mayneri; Puglia: Pasquale Cafaro; Sardegna: Antonio Usai; Sicilia: Antonio Torrisi; Toscana: Massimo Baglione; Umbria: Michele Bellezza; Valle d’Aosta: Gianfranco Maccaferri; Veneto: Umberto Trivelloni; Provincia Autonoma di Bolzano: Diego Mantovani; Provincia Autonoma di Trento: Mauro Zambotto.

Referenti CISIS:

Umberto Trivelloni, Gian Bartolomeo Siletto e Claudio Mazzi.

Ringraziamenti:

Flavio Celestino Ferrante e Maurizio Ambrosanio (Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Servizi Catastali, Cartografici e di Pubblicità Immobiliare); Mirco Sturari (Regione Marche); Laura Garbati (Consulente CISIS); Stefano Olivucci (Regione Emilia-Romagna); Stefano Campus (Regione Piemonte); Antonella Cuccurullo (Regione Lombardia); David Colmano (P.A. di Bolzano); Maria Basi (Regione Abruzzo).

Ulteriori approfondimenti

Relazione tecnica finale

Licenza

Il titolare della serie di dataset degli Aggregati Strutturali è la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della protezione civile e ad esso va riferita la citazione di attribuzione principale. Nelle citazioni vanno altresì riportate le attribuzioni riportate nella sezione "Licenza dei dati originali", richieste da ciascun soggetto che ha fornito - per la sua porzione territoriale - il dato originale. CC-BY-4.0 - Visualizza licenza

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